Cittą di Castello
Città di Castello
Città di Castello è una cittadina dell'Umbria che dista circa 50 Km da Perugia e che conta quasi 40.000 abitanti denominati "castellani" o "tifernati".
Sorge a 288 metri sopra il livello del mare, ha una superficie di 387,33 chilometri quadrati per una densità di 102,84 abitanti per chilometro quadrato. I più importanti comuni limitrofi sono Sansepolcro, San Giustino, Apecchio, Cortona e Umbertide.
Posta su una lieve altura, viene considerata una cittadina pregnante di significato grazie alla presenza di un notevole, e allo stesso tempo prezioso, patrimonio artistico, storico e religioso; come non citare la Pinacoteca civica, le Chiese di San Domenico e San Francesco, la Chiesa rinascimentale di Santa Maria Maggiore, il Palazzo Vitelli, la cattedrale di origine romanica e il Palazzo del Podestà.
Denominata un tempo Tiferno, divenne un ricco municipio arricchito da templi ed edifici pubblici da Plinio il Giovane; fu un libero comune la cui forza e potenza vengono testimoniate dal Palazzo del Podestà e dei Priori costruiti dall'architetto Angelo da Orvieto.
Fu poi dominata dalla signoria dei Vitelli che abbellì questa cittadina con palazzi, monumenti e Chiese; il nome attuale deriva dall?antico termine "Civitas Castelli".
Questa cittadina impregnata di arte e di storia costituisce una meta ideale per chi desidera non solo un po' di tranquillità (basta perdersi per i meravigliosi boschi ed il folto sottobosco in cui si possono trovare funghi e tartufi bianchi, oppure incamminarsi per i sentieri fiancheggiati da castagni), ma anche per chi vuole ammirare ciò che artisti di grande fama come Raffaello Sanzio e Luca Signorelli hanno realizzato per Città di Castello.
La città è resa ancora più vivace da manifestazioni e mostre, esposizioni artigianali ed agricole e feste paesane; per esempio è animata dalla Mostra nazionale del cavallo dedicata agli appassionati di equitazione e simpatizzanti di qualsivoglia età. Altrettanto nota è la manifestazione religiosa "Offerta della cera", che ogni anno a Novembre, in occasione della celebrazione del Santo Patrono, rievoca un antica cerimonia religiosa risalente al 1550.
Ad oggi Città di Castello è famosa soprattutto per essere il luogo natio del celebre Alberto Burri, uno degli artisti italiani più conosciuti a livello internazionale del secondo dopoguerra, al quale è dedicata la Collezione Burri presente a Palazzo Albizzini.
Città di Castello: la storia ...
Città di Castello rappresenta il centro più abitato e importante dell'Alta Valle del Tevere, fondata sulla sua riva sinistra presumibilmente agli inizi del I millennio a.C. dagli Umbri che la denominarono Tiferno.
Intorno al III secolo a .C., dopo essere stata assoggettata dai Romani, prese il nome di Tifernum Tiberinum; due secoli più avanti divenne municipio romano, abbellito con edifici pubblici e templi da Gaio Plinio Cecilio Secondo, ovvero Plinio il Giovane.
La diffusione del Cristianesimo è legata alla figura di San Crescenziano, vissuto tra il III e il IV secolo e martirizzato sotto Diocleziano, lo stesso che incluse la città nella provincia Tuscia et Umbria sotto la diretta amministrazione romana. Divenne sede vescovile tra la fine del IV e gli inizi del V secolo.
Dopo essere stata saccheggiata e distrutta per opera del goto Totila durante la guerra gotico-bizantina (535-553), la cittadina venne ricostruita dal Vescovo Florido verso il VII secolo assumendo prima il nome di Castrum Felicitatis e poi, a partire dal X secolo, quello di Civitas Castelli, dal quale derivò l'attuale Città di Castello.La città venne organizzata in comune a partire dal 1100; durante l'epoca del libero Comune, essa venne divisa equamente in quattro rioni, ciascuno dei quali correlato alle quattro porte principali: Porta San Florido, Porta San Giacomo, Porta Santa Maria e Porta Sant'Egidio. Ad oggi, invece, essi sono tre: Prato, il più antico, Mattonata, che include il Rione di Santa Maria, e San Giacomo.
Città di Castello passò in periodi successivi sotto il controllo di Perugia, degli imperatori e dei Papi; il papa Martino V decise di affidare la città al condottiero Braccio Fortebraccio da Montone; terminata la signoria dei Fortebracci, ebbero inizio battaglie tra potenti famiglie volte alla conquista del potere. Tra i Fucci, i Tartarici e i Vitelli, solo questi ultimi ebbero la meglio e Città di Castello divenne signoria della famiglia Vitelli, sotto i quali la città ebbe un notevole sviluppo artistico e urbanistico (essa fu arricchita di eleganti palazzi, Chiese e monumenti; Raffaello, i Della Robbia, Luca Signorelli e molti altri artisti lavorarono per la città).
Durante il convegno di Senigallia del 1502, Vitellozzo Vitelli fu ucciso da Cesare Borgia, soprannominato Il Valentino, che si proclamò Duca della città; in seguito quest'ultima passò sotto la giurisdizione dello Stato della Chiesa fino alla fine del XVIII secolo. Fu allora, infatti, che le truppe cisalpine entrarono in città, proclamando la Repubblica; ma l'anno successivo, più precisamente il 18 giugno 1799, essa venne occupata dagli Austriaci: il potere pontificio fu ristabilito e l'ordine fu riportato in città.
All'inizio dell'800 Città di Castello fu annessa all'Impero Napoleonico (1809-1814), mentre nel 1849 aderì alla Repubblica Romana; l'11 Settembre 1860, all'arrivo del generale Fanti a capo delle truppe piemontesi, entrò a far parte del Regno di Italia.
Nel corso del secondo conflitto mondiale, Città di Castello fu pesantemente colpita dai bombardamenti anglo-americani (ponti, fabbricati civili e industriali, acquedotti furono distrutti), ma scrisse anche una delle pagine più eroiche della Resistenza grazie al tenente Venanzio Gabbiotti, poi insignito della medaglia d'oro al valor militare, che, sollecito verso gli ideali di libertà, finì con l'essere assassinato dai Fascisti e dai Nazisti.
Città di Castello: da vedere ...
Città di Castello ospita un rilevante e suggestivo patrimonio storico, artistico e religioso, che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.
L' antica storia di Città di Castello è testimoniata dai palazzi che furono sede degli antichi organismi amministrativi come il Palazzo del Podestà, attribuito ad Angelo da Orvieto, in stile trecentesco; la facciata, invece, risale al XVII ed è opera di Nicola Barbioni, che la realizzò in stile neoclassico.
Costruita seguendo lo stile gotico agli inizi del XIV secolo, la Chiesa di San Francesco accoglie la copia del dipinto di Raffaello 'Sposalizio della Vergine' il cui originale si trova nella Pinacoteca di Brera; l'opera 'L'incoronazione della Vergine, invece, di Giorgio Vasari è posta nell'altare maggiore della cappella Vitelli, anch'essa del Vasari.
Celebre il Palazzo Vitelli alla Cannoniera, edificato su commissione dei Vitelli intorno al 1521; è un palazzo di modeste dimensioni chiamato così perché in origine sorgeva su un'antica fonderia di cannoni. E' caratteristico per la facciata principale decorata a graffito da Ghepardi su disegno del Vasari; attraverso i graffiti viene delineato il programma politico dei Vitelli e l'alleanza stipulata con Cosimo Dei Medici.
Oggi questo palazzo accoglie la Pinacoteca comunale, tra le più importanti dell'Umbria, dove sono esposte le opere di grandi maestri quali Raffaello, Lorenzo Ghiberti, Luca Signorelli, i Della Robbia e molti altri ancora.
Da visitare anche la Chiesa di san Domenico, realizzata in stile gotico intorno al XV secolo; qui si trovavano un tempo due importantissime opere, una di Raffaello, 'La Crocefissione', l'altra di Signorelli, 'Il martirio di San Sebastiano', che oggi si possono ammirare alla National Gallery di Londra.
Non meno importanti la Torre Civica, detta anche Torre del Vescovo, dalla quale si può apprezzare la vallata del Tevere, il Palazzo dei Priori, mai terminato e sede degli uffici comunali, ed infine la Cattedrale di San Florido , la cui facciata è incompiuta, che accoglie il 'Museo del Duomo' dove si possono ammirare vasi, vassoi e calici risalenti al V-VI secolo, e soprattutto l'illustre dipinto 'Madonna col Bambino e San Giovannino' di Pinturicchio.
Se siete appassionati di equitazione, non mancate al consueto appuntamento della Mostra Nazionale del cavallo, che si svolge in questa cittadina a Settembre.
Non resistete al fascino e al profumo inconfondibile del tartufo' Non perdete allora la Mostra del tartufo che avviene nel mese di Novembre; sono esposti i migliori tartufi bianchi, tra i più pregiati dell'Alta Valle del Tevere, ma anche funghi, oli, vini, miele, castagne e tanti altri prodotti di bosco.
Ad Aprile, invece, la Mostra del Mobile in Stile propone, oltre ad un unico padiglione dedicato interamente all'artigianato, diversi mobili realizzati in noce, castagno, olivo e ciliegio dagli artigiani alto-tiberini.
Dal 1968 nella cittadina si svolge nei mesi di Agosto e Settembre il Festival delle Nazioni di Musica da Camera, in cui viene presentata la produzione musicale di una Nazione ospite.
A queste manifestazioni si accompagna, il 13 Novembre, la festa del patrono, San Florido, che viene venerato per aver ricostruito la città in seguito alla distruzione operata da Totila nel VI secolo.
Città di Castello celebra il Santo con l'offerta della cera che rievoca una manifestazione religiosa del XVI secolo, quando il Podestà insieme a priori, nobili e confraternite portava la cera necessaria per i 52 ceri posti presso la tomba del Santo.
Ad oggi un corteo composto da 200 persone ripropone ogni anno, in occasione della festa patronale, questa antica cerimonia.
Tratto da "www.cittadicastello.it"